Recensione
IA e nuove competenze.
La sfida etica e sociale per una medicina personalizzata e inclusiva
di Valentina Vespi | 05 02 2025
La decima edizione del Libro Bianco “Dalla medicina di genere alla medicina personalizzata. Il ruolo dell’Intelligenza artificiale”, realizzato dalla Fondazione Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) con il contributo di Farmindustria, presenta un quadro chiaro ed esaustivo sulla salute della donna, affrontando temi centrali come il supporto dell’Intelligenza Artificiale alla medicina personalizzata, alla medicina di genere e di prossimità.
Come descrivono Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda, e Nicoletta Orthmann, Direttrice medico-scientifica, la prima parte del volume è dedicata alla presentazione di alcuni dati sulla popolazione e sui principali fattori di rischio, con un approfondimento sulla salute femminile declinata nei diversi cicli vitali, attraverso le indagini realizzate nel 2024. La seconda parte si focalizza sulle traiettorie di intervento e di sviluppo della medicina di genere, definite dal Piano attuativo del 2019 e rappresentate da percorsi clinici, di ricerca, formazione e comunicazione.
Il Libro Bianco
Dalla medicina di genere alla medicina personalizzata
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Autore: Fondazione Onda
Anno: 2024
Nella terza parte della pubblicazione si parte dallo stato dell’arte dell’IA nella pratica clinica – tra criticità e potenzialità – e approfondiscono alcuni ambiti di applicazione delle nuove tecnologie (prevenzione, ricerca farmacologica, imaging, cardiologia, medicina della riproduzione, gerontologia). Infine, si proietta lo sguardo verso il futuro, delineando le sfide etiche e sociali per una IA equa, sicura e inclusiva.
Come viene approfondito nel volume da Adriana Albini, Collaboratrice Scientifica all’IRCCS Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, sul tema medicina personalizzata e IA in Oncologia, il panorama normativo ed etico è ancora in evoluzione. Per essere accettate e utilizzate in modo appropriato, le tecnologie di Intelligenza Artificiale devono rispettare le normative vigenti e trovare soluzioni a questioni etiche come la riservatezza dei pazienti e la sicurezza dei dati. Inoltre, si ritiene necessario un costante monitoraggio post-marketing per garantire la continuativa sicurezza ed efficacia degli strumenti di IA. Tra le strategie attuabili si sottolineano l’importanza della formazione e l’istruzione del personale sanitario dell’oncologia per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, la standardizzazione dei dati, l’attuazione di metodi per la convalida dei modelli, l’adeguamento alle normative legali e di sicurezza, nonché il finanziamento e la conduzione di studi clinici prospettici che dimostrino un miglioramento degli esiti per i pazienti e il coinvolgimento del paziente. Infine, ma non meno importanti, sono l’uniformazione dei set di dati, delle relazioni di ricerca, dei metodi per la convalida, essenziali per un utilizzo affidabile e coerente dell’Intelligenza Artificiale in oncologia.
Una riflessione interessante ci viene offerta nel capitolo dedicato alle nuove tecnologie e alle nuove competenze umane, curato da Ilaria Durosini e Gabriella Pravettoni (Dipartimento di Oncologia ed Emato-Oncologia, Università degli Studi di Milano; Applied Research Division for Cognitive and Psychological Science, IEO, Istituto Europeo di Oncologia IRCCS, Milano). Viene analizzato come è possibile oggi affrontare il tema dell’abilità di riconoscere e monitorare le proprie e altrui emozioni, differenziandole tra loro e utilizzandole per facilitare i pensieri e le azioni. Si parla, infatti, di un contesto che richiede un costante contatto con la malattia e il possesso dell’intelligenza emotiva può essere una risorsa importante da coltivare: i professionisti della salute potranno così regolare il proprio bagaglio emotivo e promuovere una relazione empatica con l’assistito e con i caregivers. Concludendo, si deduce l’importanza della continua collaborazione tra psicologia, medicina e innovazioni tecnologiche, che potrà assicurare un progressivo avanzamento dell’assistenza sanitaria, mettendo al centro le esigenze individuali dei pazienti.
Salute e sanità
Il Centro Ricerche sAu è da anni impegnato nel campo della salute e della sanità per realizzare progetti di innovazione che favoriscano il potenziamento della comunicazione tra il personale medico-sanitario, la cittadinanza e il territorio.
Nel volume vengono riportati anche diversi progetti che hanno dimostrato l’efficacia dell’IA nel promuovere l’invecchiamento attivo, a partire da quelli che sottolineano il tema della sicurezza dei dati, garantita attraverso connessioni sicure e crittografia, sempre nel rispetto delle normative sulla privacy.
Guardando al futuro, come si delinea chiaramente nel libro bianco, le tecnologie basate sull’IA stanno già rivoluzionando la cura e l’assistenza, l’evoluzione delle tecnologie indossabili e dei sensori permetterà un monitoraggio continuo e altamente preciso, mentre l’IA personalizzata fornirà interventi sempre più adattati alle esigenze individuali.
Al tempo stesso, la collaborazione interdisciplinare e il coinvolgimento attivo dei portatori di interesse saranno cruciali per sviluppare soluzioni utili e accettabili. In sostanza, le tecnologie di IA potranno supportare i sistemi sanitari e sociali, migliorando la qualità della vita degli anziani e garantendo un futuro con assistenza e sostegno migliori. Guardando all’aspetto etico, si deduce chiaramente come un requisito fondamentale rimane quello di considerare l’IA sempre come uno strumento abilitante e potenziante, che non dovrebbe però mai sostituire la valutazione umana dei dati o impedire la comunicazione diretta tra medico e paziente.
Valentina Vespi
Collaboratrice, Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS.
Giornalista pubblicista, Ordine dei Giornalisti della Toscana.
Gli altri contributi dell’Ambito di Intervento “Salute e sanità”
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Speciale online realizzato dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze, in collaborazione con il Centro Ricerche sAu, per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Verso un’equità di genere nella salute e nella ricerca
di Fondazione Onda
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Comunicare la Medicina di Genere
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