Raccontare la storia di Barbiana, a 100 anni dalla nascita del suo Maestro, significa raccontare
una scuola per gli ultimi, per quei bambini che la scuola pubblica non sapeva comprendere. Ma a Barbiana non c’erano solo bambini.
C’erano anche le figlie dei contadini di Vicchio.
A Barbiana la rivoluzione è stata anche quella di scommettere sulle ultime, consentendo anche alle bambine – cosa impensabile in quegli anni – di ricevere un’istruzione al pari di quella dei compagni, di imparare a leggere e a scrivere, ma anche di rendersi autonome nelle materie più pratiche, fino addirittura a diventare le protagoniste di quelle tanto famose esperienze all’estero organizzate per imparare le lingue straniere. Sandra Passerotti, già autrice del volume Non bestemmiare il tempo. L’ultimo insegnamento di Don Lorenzo Milani,
Autore: Sandra Passerotti
Anno: 2023
Editore: Libreria editrice Fiorentina
Luogo di pubblicazione: Firenze
in cui aveva raccolto le memorie di Fabio Fabbiani, allievo di don Milani e suo marito, in questa interessante opera si dedica proprio a quei volti femminili che, insieme ai compagni, hanno animato e portato avanti i valori di Barbiana.
Una raccolta di emozioni, incontri, testimonianze che, in ruoli e luoghi talvolta molto diversi tra di loro, hanno agito nella scuola del Priore.
Il volume si apre con un chiaro richiamo alla Costituzione, riportandone alcuni articoli: la scuola è aperta a tutti, questo uno dei fondamenti che legano la Costituzione all’attività di don Milani a Barbiana.
Passate in secondo piano rispetto ai “colleghi studenti” maschi, le donne che animarono Barbiana furono tante e importanti: mogli e compagne di vita di ex alunni,come Eugenia Pravettoni, sposata a Ballini, che portò a Barbiana su richiesta del Priore la sua esperienza di operaia tessile. Originaria di Rho, trasmise la sua esperienza lavorativa da Milano a Calenzano fino alla creazione della scuola di taglio e cucito a Barbiana, creata proprio da lei nel 1959; o Franca Righini, che frequentò Barbiana e, dopo essersi laureata in lettere , insegnò alla scuola media di Calenzano impegnandosi a divulgare gli insegnamenti di don Milani.
Cultura e Società
Il Centro di Ricerche sAu è impegnato da tempo nell’Ambito “Cultura e Società” per valorizzare un’idea di conoscenza non egemonica ma come costruzione di un bene comune. Frutto, cioè, di collaborazione e cooperazione fra ambiti socio-culturali ed economici fino ad oggi tenuti rigorosamente distinti, quanto strategicamente gerarchizzati.
Valentina Vespi
Ricercatrice del Centro Ricerche scientia Atque usus per la Comunicazione Generativa ETS.
Membro della redazione dei Quaderni di sAu
Giornalista Ordine Giornalisti della Toscana